importante soprattutto per la formazione dello stile successivo. Abbraccia un periodo che travalica i limiti cronologici del regno di Luigi, estendendosi tra il regno di Enrico IV e l'inizio di quello di Luigi XIV. I mobili di questo periodo dissimulano la monumentale classicità delle strutture con l'esuberanza della decorazione. La rigorosità della linea e la pesantezza del disegno, accentuate dall'uso di legni scuri e dalla presenza di colonne tortili, sono mitigate dal gioco chiaroscurale dell'intaglio, da quello policromo della tarsia, dalle incrostazioni d'avorio, madreperla, metallo e dall'inserto di pietre dure. Tra i mobili più rappresentativi dell'epoca si ricordano gli armadi, gli studioli, i cabinets, i letti con il baldacchino ricco di tappezzerie, i cofani (o cassepanche) intagliati o scolpiti, le poltrone rivestite di stoffe preziose o di cuoi decorati o stampati. I legni tradizionali (quercia, noce, ecc.) furono soppiantati dall'uso dell'ebano, che meglio si prestava alla tecnica dell'incrostazione.
Il repertorio decorativo dello stile francese denominato Luigi XIII, che cominciò ad affermarsi timidamente intorno al 1602 e prese una peculiarità decisa ed autonoma dal 1610 al 1661, esso si basa su ampie superfici fittamente decorate, l'uso dell'intaglio e l'apporto della scultura in legno è abbastanza contenuto, l'aspetto più evidente è la tornitura, quindi è a questo che bisogna far riferimento in quanto è la qualità indicativa per valutare il pregio dell'oggetto.
se la tornitura è sommaria, a salsicciotto, la qualità è considerata scadente, maggior qualità si riscontra quando la tornitura è complessa, accentuata da un andamento elicoidale detto anche tortile, se l'andamento tortile si presenta anche alternante, ovvero rivolgendosi prima a sinistra e poi a destra o viceversa, la qualità diventra notevole.
La decorazione delle superfici si presenta generalmente con motivi di contorno, chiamati anche di cornice, abbastanza fitto e composti da un motivo semplice ripetuto ed intrecciato e/o con motivi centrali.
l'intaglio tende a liberarsi dai modelli tardo rinascimentali e/o manieristici molto dettagliati , per arrivare ad espressioni più vigorose, molto legate al barocco italiano tardo, come ad esempio il caso di foglie a volute molto larghe
1610-1661
Francia
prima affermazione dello stile francese, con declino dell'influenza italiana e incremento di qella fiamminga, esigenza di status della borghesia nascente e di lusso emblematico da parte della corte.
struttura più lineare e semplice di quella rinascimentale, grande uso del rivestimento in stoffa per sedie, poltrone, seggiolini, , colonnine lisce tornite e gambe tornite "a cipolla" nei tavoli.
Placche in bronzo dorato, filettature in ebano; grande sviluppo dell'intaglio, con motivi floreali e vegetali, cartigli e nastri, folglie d'acanto; tipica la decorazione a punta di diamante e a ottagono.
Quercia tinta di nero, pero annerito, ebano intarsiato, cuoio rosso decorato in oro sulle superfici di credenze e armadi.
Stoffe pesanti ricamate a piccolo punto con motivi floreali; frange di velluto e di seta; drappi, arazzi e tendaggi. Dominanza del rosso, del verde scuro, del giallo brunito.
Jean Masse.
Mobili di "stoffa", tutti rivestiti in tessuto lavorato a piccolo punto; lit de repos (letto da giorno, con due schienali e gambe tornite); canapè (divano a due posti con schienale e "guance laterali"); Credenzina (stipo con la parte inferiore aperta, sorretta da quattro o più gambe unite dalla traversa molto elaborata).
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