Lampada Tube Light, 1927

La lampada Tube Light del 1927 fu concepita da Eileen Gray, designer modernista della prima ora che aveva studiato belle arti presso la Slade School of Fine Arts di Londra,

dedicandosi subito dopo gli studi al design d’interni. Nel 1925,1a Gray acquistò un lotto di terra in Costa Azzurrà, a Roquebrune-Cap Martin, per costruire una casa assieme all’amico Jean Badovici. tube light ellen gray 1927A questa casa, di piccole dimensioni ma che avrebbe avuto grande influenza, diede il nome di E1027, un numero ricavato da un codice numerico alla cui base c’erano le iniziali dei loro cognomi. Per la sua realizzazione, Gray seguì “i punti per una nuova architettura" stabiliti da Le Corbusier nel 1926, ma grazie al senso di interiorità e all‘arredamento realizzato appositamente, il risultato andava ben oltre il design sostanzialmente scolastico della maggior parte delle prime case moderniste, e creava non soltanto una “macchina dove vivere”, ma una casa dotata di “calore spirituale”. Per la E1027, Eileen Gray disegnò una serie di oggetti molto particolari e riconoscibili, e tra questi la lampada Tube Light è probabilmente quello più rivoluzionario. Superando il concetto della necessità di un paralume per le lampade fluorescenti di recente invenzione, Eileen Gray compì un passo senza precedenti, quello di lasciare a vista la lampada, rivelando la bellezza intriseca della sua fabbricazione. La forma perpendicolare della Tube Light, sottolineata dall'elegante colonna di acciaio cromato, creava una forma minimalista totalmente nuova per le lampade da pavimento. Gli elementi essenziali che costituiscono questa lampada così particolare sono un semplice tubo fluorescente, due portalampade, un piede di metallo cromato dotato di interruttore, e un tubo metallico cromato che regge-Ia lampada e nasconde i fili. I designer di oggi devono molto a Eileen Gray, una vera pioniera del design, la quale, rompendo con le convenzioni, con le sue lampade a vista ha ispirato quelle di Ingo Maurer e dei fratelli Castiglioni. L’importante produttore di mobili e arredi Aram ha riproposto questo oggetto di design nel 1984, concedendone sublicenze ad altri importanti produttori.

Breve cenno tratto dalla collana Phaidon design Classics - Design in 1000 oggetti


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