Il laboratorio di restauro ligneo

 un antico laboratorio

Organizziamo un laboratorio

Un laboratorio di restauro ligneo dovrebbe essere confortevole e quanto più spazioso possibile, ma questa teoria non è una scienza esatta, infatti può essere anche molto piccolo,dipende dalla tipologia di restauro e di manufatti sui quali intendiamo lavorare.

Importante è avere almeno due locali separati, uno per la falegnameria ed uno per la lucidatura o la rifinitura del mobile o del manufatto. se pensiamo restaurare secondo i canoni antichi, il freddo è assolutamente da evitare, conviene quindi attrezzare il laboratorio una bella stufa ...magari a legna, il materiale di scarto da bruciare non mancherà di certo. La luce è un'altra caratteristica da considerare, la luce artificiale, soprattutto quella prodotta dalle lampade al neon, cambia tonalità al colore del mobile, meglio optare quindi per una location molto luminosa e che goda di una buona luce naturale. attrezzi-restauroL'organizzazione dello spazio è personalizzabile secondo le proprie esigenze, e a seconda delle caratteristiche del locale che si ha a disposizione, anche in un locale unico cerchiamo di tenere sempre separata la zona della falegnameria da quella per la rifinitura in modo da evitare che la polvere si adagi sulle vernici ancora umide, o quanto meno prima di passare alla fase di rifinitura puliamo con molta accuratezza il locale. Premesso che il restauro del mobile antico non dovrebbe mai eseguirsi mediante attrezzature moderne, ma sempre con i medesimi attrezzi antichi e manuali che si utilizzarono quando fu costruito il mobile o il manufatto che ci accingiamo a restaurare, ma se abbiamo qualche macchina utensile, meglio non sacrificarla in zone anguste ,o quantomeno muniamole di ruote per facilitarne lo spostamento , nel caso dovessimo lavorare su legname di grandi dimensioni. L'attrezzatura in dotazione ad un laboratorio di restauro è composta dai più comuni attrezzi per la lavorazione del legno, martello, pialla, sega, etc. e da altri utensili meno comuni e conosciuti, ormai caduti in disuso, che comunque sarebbe bene non farsi mancare. La pialla è fra gli strumenti più utilizzati in laboratorio, oltre alla pialla classica ci sono: la sponderuola, che è una pialla con il coltello a tutto busto, esiste di varie larghezze, la pialla per modanature, che ha la lama sagomata in molti profili, serve per fare cornici di tutti i tipi, le lame e le pialle di questa tipologia spesso sono autocostruite, molte volte questo si rende necessario per ricostruire parti di profili o modanature mancanti. Questi tipi di pialle sono ormai impossibili da trovare in commercio, tranne forse le sponderuole , possono essere in ogni caso costruite in laboratorio, almeno quelle a lama tonda che ci danno la possibilità con l''ausilio delle sponderuole di costruire qualunque tipo di cornice o quasi. attrezzi-comuni-restauro Gli scalpelli sono usati quotidianamente in un laboratorio di restauro, anche questi esistono di varie misure, conviene fornirci almeno di una serie comprendente le misure fra i 15 ed i 30 mm. Caratteristica fondamentale perchè uno scalpello funzioni è l''affilatura che deve essere perfetta e ripetuta anche mentre si lavora, uno scalpello che taglia poco oltre ad essere molto faticoso da usare, può causare danni irreparabili al legno sul quale stiamo lavorando, quindi, occorre munirsi anche di una buona pietra per affilare, utilizzabile con olio d vasellina, e tenerla sempre a portata di mano, inoltre non accontentiamoci di scalpelli economici, il costo elevato verrà ripagato in breve tempo, sia in forma economica che di soddisfazione lavorativa. Tra gli scalpelli ce ne sono alcuni molto particolari come quello inginocchiato , il bedano, scalpello con lama più spessa che serve per fare le mortase (la femmina degli incastri). La sgorbia per intagliare, è un'utensile molto utile in falegnameria, ma usiamola sempre affilata in maniera quasi perfetta, non solo per fare intagli ma anche per rifinire cornici, o integrazioni di legno nuovo sull'oggetto del restauro, anche di questi utensili manuali ne esistono molte misure e profili, si possono reperire tuttora in commercio. Tra la nostra dotazione di attrezzi, non potrà mancare, un seghetto per impiallacciare, un seghetto da traforo, un truschino o traccia-linee , una martellina da impiallacciatura, un coltello per segnare, in alternativa alla classica matita meno precisa. Queste sono le linee guida fondamentali per avviare o attrezzare un laboratorio di restauro ex novo.

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